Descrizione
Quando circa venti anni fa scoprii Carcente ero da poco tornato dal Giappone dove stavo lavorando. Alcuni anni prima ebbi la fortuna di vivere in quel magnifico paese grazie ad una borsa di studi del Ministero degli Esteri per una ricerca all’Università di Kyoto. Studiare e viverci alcuni anni ha influenzato il mio modo di essere e il mio approccio all’architettura.
Mi affascinava la ricerca del valore armonico in tutte le cose che è il concetto estetico primario al centro della cultura tradizionale giapponese. La visione del mondo giapponese avviene attraverso la natura e riguarda la bellezza della semplicità studiata in armonia con la natura stessa. Ed è proprio questa immagine della natura che mi legò a Carcente. Un piccolo villaggio incastonato nel verde che guarda lontano attraverso l’acqua e le nuvole. Già allora mi venne in mente una poesia di Issa, poeta e pittore giapponese del XVIII secolo, dove ci fa sentire quanto sia forte la presenza della natura rispetto alle cose e agli uomini (Sotto gli alberi di ciliegio - non vi sono – stranieri).
Questa piccola mostra non ha la pretesa di spiegare il Giappone e neanche le possibili similitudini fra le diverse culture rurali ma raccontarne alcune impressioni attraverso pochi oggetti, foto e disegni. Un altro invito speciale del Museo di Carcente per incontrarsi in un modo diverso.
Loretto Buti